Le “imprese” di un ministro dell’Interno chiacchierone e selfista (al pari del nostro Sindaco), stonano col l’impegno e lo spirito di dedizione delle forze di polizia. Nonostante tutto le forze dell’ordine, a cui va tutta la nostra gratitudine e riconoscenza per il loro lavoro a servizio della comunità, silenziosamente accettano la situazione di incertezza politica che infervora la settimana ferragostana, ben sapendo di essere comunque sostenuti da questo governo (finché sarà in vita) ed in primis dal nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
In questa confusa pagina della storia repubblicana, Salvini ed Abbaticchio si ergono entrambi accomunati dall’intempestività e contraddittorietà. Difatti Il Ministro degli Interni vuol sfiduciare il Presidente Conte, capo del “governo più fruttifero della storia” (cit.Salvini), proprio nel momento in cui si stanno portando in porto leggi di estremo cambiamento, e nello stesso modo, il nostro primo cittadino, lamenta l’assenza delle forze dell’ordine sul territorio in relazione a mafia e droga, proprio nel frangente in cui veniva realizzata dalle FF.OO. una massiccia azione anticrimine nella zona vecchia della città. Le doglianze del nostro Sindaco, nonostante egli spinga a colpi di comunicati stampa e social, non sembrano convergere nella stessa direzione (sicurezza) per quanto di sua competenza.
Sono talmente affini che ci viene il sospetto che l’uno copi i metodi dell’altro al fine di aumentare i consensi.
Intanto la fascia tricolore, che Abbaticchio dichiarò voler abbandonare per protesta, resta ancora ben stretta a tracollo.