CULTURA
Il termine cultura è articolato su diverse accezioni e che spesso identificano un territorio, un paese, un gruppo etnico. In generale s’intendono le tradizioni, gli usi, i costumi, la filosofia, le arti di un popolo.
La cultura è tutto ciò che l’uomo acquisisce vivendo nel contesto in cui cresce, dalla famiglia alla società, dalla propria abitazione all’ambiente circostante.
La cultura è l’eredità dei nostri avi e quindi deve essere conservato e tramandato alle generazioni future.
LA RICCHEZZA DEL NOSTRO PASSATO, PRESENTE E FUTURO
Bitonto ha un patrimonio enorme: non solo inteso come eredità del passato ma anche intelligenze, voci, competenze, iniziative di donne e uomini, nuove imprese culturali che si avviano alla vita contemporanea, nonostante i mille ostacoli eretti da una società impaurita dal futuro e da una pubblica amministrazione che troppo spesso preferisce il noto delle rendite di posizione all’ignoto dell’innovazione.
Ambito: Interventi generali ed interdisciplinari
- Promuovere la crescita culturale
Gli abitanti di Bitonto hanno il diritto fondamentale di godere della vita culturale della città, del suo patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, delle nuove opportunità che la tecnologia rende possibili per la creazione, l’apprendimento, l’innovazione sociale e non ultimo lo sviluppo del pensiero. Quindi la «CRESCITA CULTURALE» è una condizione indispensabile a una cittadinanza critica e informata, al progresso sociale e all’emancipazione umana, ed anche un volano straordinario per un’economia sana e sostenibile. Verranno rimossi tutti gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della vita culturale ed il pieno godimento del patrimonio, con un’azione diretta ad assicurare certezza e semplicità di regole e procedure.
- La strategia operativa prioritaria sarà la sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche ed alle problematiche legate alla conoscenza, condivisione ed alla tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico con l’obiettivo ultimo di formare un cittadino consapevole con il coinvolgimento delle istituzioni (biblioteca comunale, galleria De Vanna, museo De Palo- Ungaro) sia negli spazi che nel personale. Sarà, in questo piano d’azione, imprescindibile e prioritario.
- Le biblioteche ed i musei, intesi nel loro ruolo naturale di “custodi del sapere”, debbono essere coinvolti come luoghi di promozione e condivisione della conoscenza;
- Diffondere il valore della cultura
Le attività culturali non possono essere espresse con un mero valore commerciale o monetario, ma valutato come impatto sulla coesione, sul capitale sociale e infine, sulle condizioni per lo sviluppo dell’economia stessa.
Si adotteranno misure convincenti di questo valore e si costruirà una disciplina diversa per l’uso del patrimonio pubblico che riconosca adeguatamente il contributo della partecipazione culturale alla crescita civile e sociale.
- Definire una organica strategia di identità culturale della città di Bitonto tramite dei tavoli della cultura con tutti gli attori principali, associazioni, musei, contenitori culturali, etc…
- Bitonto dovrà dotarsi di una strategia culturale per lo sviluppo della città, che consenta di far convergere le risorse e le energie verso obiettivi decisi insieme ai cittadini, con la partecipazione di chi lavora per/con la cultura, fuori e dentro l’Amministrazione, dunque, una strategia condivisa che prenda corpo nel corso del mandato e resti a disposizione per il futuro.
- Sarà costituito un tavolo «cultura» periodico tra i direttori dei musei, dei teatri, le soprintendenze, le associazioni culturali ecc. per coordinare gli interventi da mettere in atto per Bitonto.
- Promuovere l’intercultura e la coesione
È indubbio che la composizione della popolazione cambia nel tempo: grandi migrazioni portano culture e religioni diverse in contatto, generando frizioni, paure ma al contempo grandissime opportunità.
Le reti di comunicazione e le tecnologie trasformano modi di produzione e circolazione di contenuti generando impatti sulle identità culturali. La sfida dell’intercultura è quindi quella di raggiungere un equilibrato rapporto tra identità culturali e cambiamento.
- Realizzazione di eventi pubblici volti a favorire la conoscenza e la socializzazione fra cittadini bitontini e cittadini di origine straniera.
- Diffondere presso le comunità straniere le informazioni sull’esistenza e sul funzionamento dei servizi (sociali, educativi, abitativi, culturali, ecc.), per garantire pari opportunità di accesso.
- Realizzazare la Rete Diffusa e i presìdi
Le Biblioteche comunali, i musei del territorio bitontino, le associazioni culturali sono un patrimonio prezioso. Saranno aiutate nel loro lavoro a esplorare nuove frontiere e vecchi saperi, ad essere sempre più luogo d’incontro con la partecipazione delle scuole, che sono la prima porta al diritto della cultura.
- Si costruirà una nuova rete che colleghi, pur sempre nella loro autonomia, questi presidi culturali deputati a divenire un luogo nevralgico per l’esplorazione delle nuove frontiere, della tecnologia applicata all’espressione artistica, dell’interazione tra pubblico e creazione, luogo di gioco e di apprendimento per bambini/e e famiglie, come piccole librerie, teatri, centri culturali che restano chiusi per inerzia o difficoltà o chiudono per le ragioni più diverse, ma anche per l’impossibilità di far quadrare i conti.
- Si rimetteranno a disposizione delle comunità i luoghi su cui si è investito e che attendono solo di tornare a vivere (Casa della Musica, “Contessa”, ecc.).
- Si agirà, inoltre, su tutti i fronti, inclusa la riduzione del peso degli oneri comunali a fronte di un contributo a promuovere la vita culturale nei quartieri in cui operano.
- Con disposizioni specifiche, si troveranno le forme più equilibrate per riconoscere il valore del lavoro di chi contribuisce alla crescita culturale dei bitontini, nelle compatibilità di bilancio.
Ambito: Patrimonio storico-artistico
- Incrementare il patrimonio culturale
Il patrimonio culturale svolge un ruolo fondamentale nel creare fiducia reciproca tra i cittadini, stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, migliorare la qualità̀ della vita e il benessere degli individui e delle loro comunità̀, promuovere la diversità̀ e il dialogo interculturale.
Collocare al centro delle politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio lo sviluppo della persona umana.
Se il patrimonio di tutti diventa il patrimonio di ciascuno di noi e ognuno ne prende in cura una parte, allora sarà possibile tutelarlo nel suo insieme, anche quello oggi abbandonato.
Si dovranno sperimentare con la giusta attenzione modelli di gestione del territorio e del patrimonio che, vedano i cittadini protagonisti della loro tutela, accompagnati dalle eccellenti competenze di cui Bitonto è ricca. Musei, siti, paesaggi sono tra le migliori carte di Bitonto per innalzare la qualità della vita, per accrescere la comprensione del passato, del presente e del futuro, per ridarci il piacere di vivere la città.
- Saranno individuati i luoghi e gli immobili inutilizzati di proprietà del Comune per creare, con adeguata riqualificazione, degli spazi di incontro e di creazione artistica.
- Saranno mappati i luoghi abbandonati per portarli a nuova vita
- Promuovere e supportare la conoscenza, la salvaguardia, la tutela e delle preesistenze storiche e culturali di ogni quartiere perché esse stimolino nel cittadino il senso di appartenenza e la vocazione turistica dei luoghi in cui esse sono conservate.
- Promuovere programmi e percorsi educativi finalizzati alla valorizzazione di comportamenti virtuosi per la gestione e condivisione dei beni pubblici.
- (CITTADINO) Avviare campagne di sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche ed alle problematiche legate alla conoscenza, condivisione ed alla tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico (con l’obiettivo ultimo di formare un cittadino consapevole, socialmente e culturalmente emancipato).
- (P.A.) trasformazione degli spazi e formazione del personale per rendere i luoghi di cultura (biblioteche e musei), un esperienza urbana contemporanea e trasmettere il patrimonio culturale con strumenti comunicativi innovativi.
Ambito: Patrimonio Paesaggistico
- Riscoperta del Territorio
Far riscoprire al territorio la propria identità attraverso un distretto culturale, ovvero una rete di musei, esposizione e luoghi di interesse storico-artistico e paesaggistico sparsi per il territorio. Questo contribuisce quindi ad introdurre un sistema innovativo ma anche a creare ambienti di apprendimento più interattivi.
- Istituzione di ecomuseo per intervenire nel territorio della nostra comunità, nella sua trasformazione ed identità storica, proponendo “come oggetti del museo” non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc… Tutto ciò contribuisce ad introdurre un sistema innovativo ma anche a creare ambienti di apprendimento più interattivi. Dall’altro lato è comunque stimolante per i residenti del luogo i quali sono spinti a tutelare i propri beni culturali e a farli conoscere.
- Istituzione di Laboratori ecomuseali che svolgeranno funzioni di antenna territoriale e che troveranno posto all’interno di contenitori pubblici recuperati o da recuperare, in essi si dovrà avviare la sperimentazione di un nuovo processo di educazione al patrimonio culturale.
Ambito: Scuola/Istruzione
- Promuovere la Scuola Pubblica, di qualità
Da tanto, troppo tempo, la scuola italiana versa in una condizione di totale abbandono da parte dello Stato. Tuttavia, i continui tagli nei confronti della scuola pubblica non hanno minimamente sfiorato la scuola privata. Questa politica dissennata e retrograda nei confronti dell’istruzione ha creato un enorme danno sul piano nazionale con ovvie ripercussioni anche a livello locale.
I servizi educativi e scolastici rappresentano il primo luogo di cittadinanza, inclusione e integrazione, e ciò è vero fin dalla prima infanzia. La scuola gioca un ruolo insostituibile e fondante di una società: è il principale strumento di pari opportunità di cui disponiamo.
– Rendere più accessibile il sistema dei servizi educativi della Città, curando la condivisione e la diffusione di buone pratiche tra i diversi soggetti coinvolti.
– Promuovere programmi e percorsi educativi finalizzati alla valorizzazione di comportamenti virtuosi per la gestione e condivisione dei beni pubblici.
– Valorizzare le strutture formative con strumenti in grado di offrire ai giovani la possibilità di frequentare percorsi formativi rientranti nell’obbligo scolastico, con sbocchi verso le professionalità più richieste dal mercato del lavoro, compatibili con uno sviluppo sostenibile del territorio.
– Uno dei punti centrali del nostro programma sarà dunque quello dotare di modem WiFi le scuole della città e di stanziare maggiori fondi da investire per apparati tecnologici da destinare ad uso scolastico.
– Potenziare maggiormente la collaborazione Scuola–Comune tramite una serie di servizi e progetti che vengano inseriti nei POF (Piani di Offerta Formativa) delle varie scuole come:
- Corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti;
- Laboratori e sperimentazioni per classi;
- Ricerca per l’innovazione didattica;
- Consulenze educative;
- Produzioni e prestiti di materiali didattici.
- Favorire i servizi per alunni e studenti con disabilità.
Ambito: Scuola/Struttura
Nelle scuole bitontine si verificano frequenti casi di mancata osservanza delle norme di igiene e di sicurezza. I dirigenti scolastici affermano di non potere ovviare a tali problematiche per mancanza di fondi che, nel caso delle scuole materne, elementari e medie vengono erogati dal Comune. Il problema da analizzare e da risolvere è dunque quello di una più razionale ed equa gestione dei fondi economici da parte del Comune, che molto spesso dimostra di non sapere gestire in maniera trasparente e assennata il denaro pubblico.
- Manutenzione Immobili Scolastici
Intervenire in modo sistematico sulla manutenzione degli edifici scolastici, al fine di evitare situazioni di urgenza ed emergenza, programmando gli interventi e allocando per tempo le risorse finanziarie.
- Effettuazione di sopralluoghi in tutti gli edifici scolastici al fine di individuare problematiche connesse con la manutenzione e la sicurezza sismica di tali edifici.
- Destinare una parte importante del bilancio comunale alle spese di sicurezza sismica e manutenzione ordinaria degli edifici scolastici.
- Refezione scolastica
Riorganizzare il servizio di refezione scolastica per favorire l’economia locale, il minimo impatto ambientale e la corretta educazione alimentare.
- Nelle gare di appalto delle mense scolastiche, la nostra proposta sarà quella di utilizzare, come principi fondamentali per l’esternalizzazione di tali servizi, i criteri di produzione a Km 0 e della filiera corta per favorire le imprese locali ed evitare inutili sprechi.
- Regolarizzare le gare di appalto delle mense scolastiche che non si trasformino in veri e propri monopoli di determinate ditte. Bisogna quindi controllare le delibere di spese riguardanti le forniture di beni e servizi all’amministrazione comunale.